Ogni bottiglia di vino esprime
tutta la passione e l'amore per la nostra azienda


Lasciatevi raccontare di noi.


Tenuta Matilde Zasso
La Tenuta Matilde Zasso
è una delle più grandi ed interessanti realtà enologiche della zona flegrea
Un’azienda con una tradizione vinicola lunga tre generazioni e l’unica a Pozzuoli che produce i vini Doc dei Campi Flegrei. Siamo alla fine dell’800, quando il nonno, Michele Vicidomini, ispirato dall’amore per la propria terra e dal fascino dei grandi vini dei Campi Flegrei inizia la sua attività al Monte di Procida, dove produce piccole quantità di vino per la famiglia, utilizzando i tradizionali metodi di lavorazione e vende il vino in "quartaruli".
La nostra sede
La terra del mistero
Campi Flegrei
Ispirato alle acque dei Campi Flegrei, le cui profondità custodiscono innumerevoli tesori, frammenti di gloriose civiltà.
Irpinia
Ispirato alla terra d'Irpinia, "Terra di Mezzo", ricca di risorse naturali e di antiche tradizioni.
Sannio Beneventano
Ispirato dall'aria del Sannio, i cui venti impetuosi accompagnano misteriosi racconti e
Agro Vesuviano
Ispirato al fuoco del Vesuvio, "il gigante dormiente", che regna imponente sulla città di Napoli.
Penisola Sorrentina
Speciali
Ispirati dalla bellezza del sole, della luna e dalla loro unione questi vini sono la massima espressione della nostra vinificazione.Si tratta di una Selezione Speciale di vini ottenuti da vitigni in purezza e autoctoni provenienti da tutto il territorio campano ognuno dei quali ha la sua propria particolarità
Falanghina

La Falanghina deve il suo nome al termine greco-latino "falange", cioè palo utilizzato per appoggiare i ceppi di vite, poichè la caratteristica della viticoltura flegrea è quella della vite attaccata al palo. E’ un vitigno che nasce e prospera su terreni vulcanici.
La Falanghina è oggi uno dei più pregiati e apprezzati vini bianchi DOC della Campania.

Piedirosso

Il Piedirosso o "Per'e Palummo" deve il suo nome al graspo rosso che ricorda il colore delle zampette dei colombi.
Il Piedirosso è un vitigno esclusivamente campano e la sua origine è molto antica. E’ il più diffuso nell’intera regione e in particolare nelle aree vulcaniche della provincia di Napoli. Come la Falanghina è uno dei più pregiati e apprezzati vini rossi DOC dei Campi Flegrei.
"il piede palombo, uva ancora nera, ma alquanto rada negli acini, i piccioli dè quali rosseggiano come i piedi dè colombi" 1804 Colummella

Coda di volpe

Coda di volpe è un vitigno tipicamente campano e si trova soprattutto in provincia di Napoli, Avellino e Benevento e deve il suo caratteristico nome alla forma particolare del grappolo che ricorda appunto la coda di una volpe.

Aglianico

L'Aglianico grazie al territorio di origine vulcanica, all’altezza e al clima favorevoli, è riuscito nel tempo ad esprimere il meglio di sé, diventando il più importante e diffuso vitigno a bacca rossa della regione, che ci regala grandi vini rossi particolarmente adatti all’invecchiamento. Usato nel passato come vino da taglio, l’Aglianico viene oggi vinificato in purezza, o quasi, in tutti i più importanti vini della Campania.

Greco di tufo

Zona di produzione del Greco di Tufo: intero territorio dei comuni di Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni, in provincia di Avellino.
Il ruolo dell'Irpinia nella storia della viticoltura campana era talmente rilevante che alla linea ferroviaria Avellino Rocchetta Sant'Antonio venne dato il nome di "Ferrovia del vino".
Il vitigno più antico dell'Avellinese è senza dubbio il Greco di Tufo, da cui si ricava l'omonimo vino, importato dalla regione greca della Tessaglia, dai Pelagi.
La conferma dell'origine millenaria di questa vite è data dal ritrovamento a Pompei di un affresco risalente al I secolo a.C. dove si menziona esplicitamente il "vino Greco". La coltivazione del vitigno Greco fu diffusa all'inizio sulle pendici del Vesuvio e successivamente in altre zone della in provincia di Avellino, dove prese il nome di Greco di Tufo.

Fiano di Avellino

Zona di produzione e storia: intero territorio dei comuni Avellino, Lapio, Atripalda, Cesinali, Aiello del Sabato, S. Stefano del Sole, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Parolise, S. Potito Ultra, Candida, Manocalzati, Pratola Serra, Montefredane, Grottolella, Capriglia Irpina, S. Angelo a Scala, Summonte, Mercogliano, Forino, Contrada, Monteforte Irpino, Ospedaletto D'Alpinolo, Montefalcione, Santa Lucia di Serino e San Michele di Serino, in provincia di Avellino.
Il ruolo dell'Irpinia nella storia della viticoltura campana era talmente rilevante che alla linea ferroviaria Avellino Rocchetta Sant'Antonio venne dato il nome di "Ferrovia del vino".
Il Fiano è l’antico vitigno campano che i latini indicavano con il nome (Vitis Apiana) per via della dolcezza delle sue uve che attiravano le api. La sua matrice ampelografica lo conduce a varietà elleniche del periodo della Magna Grecia. Il Vino da esso prodotto era apprezzatissimo da consoli e imperatori romani ed ancora oggi gode fama di essere uno dei migliori bianchi d’Italia per via della sua struttura e straordinaria finezza ed anche in terra siciliana dimostra tutta la sua esuberanza.

La luna di gennaio: tra proverbi, credenze e magia del vino
05/01/2024

"La luna di Gennaio è la luna del vino" è un antico proverbio o detto popolare che riecheggia nei vigneti, portando con sé secoli di saggezza contadina e tradizioni vinicole. Nonostante la scienza non confermi alcuna influenza certa delle fasi lunari sui processi di vinificazione, la magia del vino è intrisa di credenze popolari che si tramandano di generazione in generazione.
Sebbene i vignaioli moderni possano non basare le loro decisioni sulla luna, il proverbio rappresenta un affascinante legame tra la natura, il cielo e il frutto della terra. La luna di gennaio diventa così il custode simbolico di una delle ...

Iscriviti alla nostra newsletter
e sarai sempre aggiornato sui nostri prodotti, fiere ed eventi.


Tutti i diritti sono riservati 07416030638
Realizzato da Napoliweb S.r.l. Web Agency Napoli